Grazie alla sua vegetazione particolare, il Lago Jezero attirò ben presto
l’attenzione dei ricercatori. Infatti, i primi studi scientifici furono
condotti già nel 1874 (Cubich). Si può constatare che questo è l’ecosistema più
intensamente e meglio studiato nel territorio del comune di Omišalj. In passato
ebbe una grande importanza per la pesca e la caccia nonché per l'economia di
Omišalj.
Jezero si trova nei pressi di Njivice, a circa un centinaio di metri dalla
strada Omišalj-Malinska. La sua superficie acquea occupa circa 35 ettari,
mentre la fascia con canne e terriccio ricopre circa 60 ettari. La profondità
del lago va dai 7,9 ai 9,9 m mentre durante l'altezza minima dell'acqua il
fondo è a –7 m (criptodepressione) relativo alla superficie del mare.
All’interno della prima zona d’acqua protetta è vietata la caccia, la pesca e
l’accesso al lago. Questi fattori contribuiscono anche alla conservazione della
sua flora e fauna.
Come il più grande habitat naturale d'acqua dolce dell'isola, il Lago
Jezero è estremamente importante per conservare la biodiversità di tutta
l'isola, ma anche della regione quarnerina più ampia. Nel lago e nei suoi
dintorni si sono sviluppati numerosi tipi di vegetazione paludosa e d'acqua
dolce, altrimenti rari in ambiente carsico. Qui crescono piante palustri come
la canna palustre (Phragmites australis), la tifa (Typha angustifolia e T.
latifolia), il coltellaccio maggiore (Sparganium erectum), la lisca lacustre
(Schoenoplectus lacustris), lo zigolo ferrugineo (Cyperus glomeratus), la
piantaggine acquatica (Alisma plantago-aquatica), la menta palustre (Menta aquatica),
il piede lupo (Lycopus europaeus) e altre. È stato trovato anche il giunco
fiorito (Butomus umbellatus), una "specie quasi a rischio" (NT –
Nearly threatened taxa). Le piante acquatiche (macrofite) sono rappresentate
dalle ninfee (Nuphar luteum), il millefoglio d’acqua comune (Myriophyllum
spicatum), le piante acquatiche (Potamogeton natans) e altre ancora. È
particolarmente importante il falasco di palude (Cladium mariscus) a causa
della sua rarità.
Tra le specie ittiche autoctone che vivono nel lago troviamo l’anguilla, ma
vi sono alcune specie non-native come la carpa (Cyprinus Caprio), il luccio
(Esox lucius), la tinca (Tinca tinca) e la gambusia (Gambusia affinis). Negli
anni settanta del XX secolo sono stati introdotti la carpa erbivora (Ctenopharyngodon
idella) e la carpa argento (Hypophthalmichthys molitrix), che hanno causato un
calo significativo delle piante acquatiche (macrofite) e delle alghe d’acqua
dolce pluricellulari (Chara sp., Nitella sp.).
Nei zooplancton numerosi sono i cladoceri, copepodi e rotiferi. Sono stati
registrati anche tre tipi di anfibi e tartarughe palustri (Emys orbiculatus).
Il lago è importante anche come località di migrazione e svernamento degli
uccelli. La vegetazione palustre è l'habitat ideale per la nidificazione degli
uccelli palustri come lo svasso maggiore (Podiceps cristatus), il germano reale
(Anas platyrhynchos), la cannaiola (Acrocephalus scirpaceus), l’usignolo di
fiume (Cettia cetti) e altri. In primavera e in autunno, in tutto il lago
accade la migrazione intensiva di uccelli canori (rondine, balestruccio,
rondine riparia, cutrettola, fiorrancino e altri). Spesso ci sono anche gli
aironi (airone cenerino, airone bianco maggiore, garzetta), biancone e altri.