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9. Marangoni di Tome Lesica

Falegnameria di Tome Lesica (1916-1989), ultimo autodidatta della scrittura glagolitica dell’isola di Veglia.

Tome Lesica era un falegname di mestiere. Oltre a ciò, lavorò per decenni come sagrestano, campanaro e come persona che si prende cura della chiesa e aiuta il sacerdote nei suoi obblighi. Sapeva anche suonare strumenti tradizionali – la sopila (strumento ad ancia doppia, simile all’oboe e alla ciaramella). Verrà ricordato soprattutto come l’ultimo conoscitore autodidatta della scrittura glagolitica dell’isola di Veglia. Leggeva il glagolitico in maniera fluente e corretta come se leggesse una rivista (B. Fučić). Prima della sua morte lasciò il suo ultimo scritto ufficiale in glagolitico nel libro della confraternita di Omišalj “Od duš” (Delle anime) in occasione della consacrazione di Josip Bozanić come vescovo dell’isola di Veglia. Tome Lesica era fonte di rilevante importanza per lo studio del patrimonio tradizionale di Omišalj e veniva consultato dagli studiosi di lingue slave di tutta Europa e dagli etnologi che studiavano le tematiche riguardanti l’isola di Veglia. Egli svolgeva la sua attività di falegname nella bottega vicino alla casa in cui viveva.

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